roberto gilli poesia digitale
L' op9 e' un'opera di poesia digitale del 2001-2002. L'opera e' stata realizzata per il web anche se il forte utilizzo dell'audio la rende un po' pesante da scaricare (circa sette mega e mezzo).
L'op9 narra di un uomo che, ritornato nei luoghi della sua infanzia, riflette su quello che e' la sua vita.
La sua struttura narrativa e' portata avanti principalmente dalle immagini. Il testo, esclusivamente recitato e non presente a video, tenta di illustrare, di far sentire piu' che comprendere razionalmente, gli stati d'animo interni, segreti, del protagonista.


LUOGHI, MEMORIA E OBLIO
I luoghi fisici dell'op9 sono dei segnali, quasi dei punti di richiamo, come nell'arte della memoria e della retorica di Agostino o Cicerone. Segnali di una vita che e' stata vissuta visti dall'organismo che proprio da quei luoghi, da quelle esperienze, e' stato creato.
Quell'esplorazione, quella ricerca di senso nel passato, non ha pero' il carattere salvifico che la passeggiata nei luoghi dell'infanzia prometteva: dal controluce di quello che era, il personaggio non riesce a trovare nulla se non il proprio funzionare, il proprio corpo che vive e che si crea spazi di senso inventando giorno dopo giorno una rotta che non esiste al di fuori del suo cervello.

STRUTTURA e NAVIGAZIONE
L'op9 esplora le possibilita' di strutturazione non lineare e interattiva di frammenti sonori.
Il camminare attorno al palazzo della propria infanzia diventa la struttura base, un cerchio da cui si diramano fili paralleli di riflessioni.
La struttura combina quindi un macro loop con percorsi a termine piu' piccoli ma disseminati lungo la circonferenza.
I pensieri attivabili sono ventiquattro come le ventiquattro ore sparse lungo lo scorrere dei nostri giorni.
L'attivazione dei flussi di pensieri avviene attraverso l'interazione con l'utente ma un sistema generativo ne controlla la possibile comparsa: non tutte le zone attive sono sempre attive, non tutti i pensieri si possono generare dal cervello del protagonista.

L'ARTE DELLA MEMORIA
L'arte della memoria era un'insieme di memotecniche utilizzate principalmente dai retori del mondo antico (Agostino e Cicerone per citarne solamente due) ma che anche nei secoli successsivi ha goduto di enorme importanza in particolare per la sua commistione con il mondo neoplatonico ed esoterico del Rinascimento (Pico della Mirandola, Giulio Camillo, Giordano Bruno per esempio).
La tecnica, nella sua forma iniziale, si basava sull'utilizzo dei loci e imagines: per ricordarsi un discorso esso veniva frammentato in una serie di punti chiave, ogni punto rilevante era poi raffigurato da un'immagine posta in un luogo di un percorso molto noto allo studioso (luoghi posti, per esempio, nei palazzi che andavano dall'abitazione al foro). In questo modo l'oratore creava un rapporto biunivoco tra una passeggiata e un discorso, tra un luogo e una memoria: figurandosi di compiere il percorso ricordava punto per punto quello che doveva dire.
L'op9 si basa su un principio del tutto analogo: dei luoghi diventano attivatori di pensieri.
(una nota: il rapporto tra arte digitale e arte della memoria e' ricco di feconde riflessioni ma saranno trattate in un documento a parte)

MUSICA
Il percorso principale dell'opera e' sincronizzato con una splendida canzone di Tazio Iacobacci: Everywhere.
Everywhere combina il ritmo di lenti passi con la debole melodia di pensieri che si svolgono. I suoni che si sentono sono tratti da una messa all'aperto quasi a sottolineare lo stacco dalla vita quotidiana che la passeggiata in quei luoghi significa per il protagonista.

MEDIA
La ricerca sui media dell'op9 e' centrata sull'effetto sinergico e anti-didascalico dei diversi strati comunicativi (voce, suoni, immagini, codice).
L'utilizzo della voce recitante al posto del testo a video e' stata dettata dal desiderio di staccarsi dalle dinamiche della poesia concreta e di avvicinare l'opera al contatto umano che solamente una voce puo' dare.

Per la visione dell'opera ricordarsi di attivare le casse.
Per la visualizzazione dell'opera e' richiesto Flash Macromedia.


Puoi vedere l' op9 online (sette mega e mezzo circa).

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