roberto gilli poesia digitale
----- teoria: scrittura orale -----

INTRODUZIONE
"Scrittura orale" e' uno strano ossimoro che forse puo' descrivere quello che i nuovi media stanno rendendo possibile: l'unione della dimensione orale propria della poesia antica con la dimensione privata e riproducibile della poesia che vive attraverso la scrittura e la stampa.
La poesia digitale diventa quindi un nuovo modo di concepire, scrivere e fruire di un'opera poetica.

POESIA
Il termine poesia deriva da poiesis che, in greco antico, significa fabbricazione, costruzione. La poesia e' dunque legata al fare.
Ogni cultura ha avuto ed ha un suo concetto di poesia ma tutte le visioni sono accomunate da un aspetto: il fare poetico e' fabbricare, costruire, un discorso attraverso regole proprie, regole staccate dal dire comune.
La poesia probabilmente nasce dal canto rituale che gli sciamani, gli uomini e le donne che vivono a contatto sia del mondo visibile sia di quello invisibile, mettevano in atto per compiere le loro magie. Evocando le parole nel modo giusto, lo sciamano (e con lui l'ascoltatore) diventa capace di capire, vedere e nominare le cose del mondo in modo eccezionale.
Lo sciamano, nel rito poetico, trasforma la visione normale del mondo, costruisce uno specifico universo di verita' e crea, cosi', legami metaforici tra parole e cose, tra oggetti rituali e esseri viventi.
Lo sciamano, attraverso le sue parole controllate, crea una trasformazione rituale del mondo. Obiettivo di questa trasformazione magica, di questo canto rituale e poetico, e' di ristabilire un'unita', reintegrare un'anima mancante (e quindi, per esempio, curare un malato).
Queste caratteristiche sembrano descrivere con grande precisione cio' che la poesia e' diventata anche quando si e' staccata dal mondo magico in senso stretto: la costruzione di unita', di senso, attraverso le parole curate, attraverso le parole costruite in modo particolare.

POESIA ORALE
La poesia, cosi' come noi la conosciamo, nasce nella voce umana, nel recitare versi di fronte ad un pubblico.
Spesso accompagnata da musica (e a volte anche da danze), la poesia, per esempio nella cultura greca, nasce come poesia orale, produzione fondata su formule, regole di mnemotecnica, abilità improvvisatoria. Il poeta greco delle origini era immerso in un flusso continuo, la sua performance non poteva interrompersi, tornare indietro, rispiegarsi. La sua poesia viveva solamente nell'atto della sua enunciazione ed era, per usare un termine moderno, multimediale.

POESIA SCRITTA
Gia' in periodo classico, in Grecia, la poesia si e' spostata sempre di piu' verso la scrittura. Il poeta si stacca dall'esecuzione della sua opera e l'affida ad un mezzo stabile e duraturo, la carta, capace di portare le sue parole in altri spazi e in altri tempi. La poesia diventa un oggetto in se', una creatura che ha una sua vita propria che trascende la creazione e, in qualche modo, anche l'autore stesso.
Al crescere della tecnologia questo aspetto si e' fatto via via piu' esplicito: attraverso la stampa, la poesia ha potuto raggiungere un numero sempre piu' ampio di lettori solitari.
Anche la fruizione della poesia si e' modificata, diventando sempre di piu' un'esperienza individuale, una sorta di dialogo intimo tra poeta e lettore.

POESIA SCRITTA E RECITATA, READINGS, POETRY SLAM
La poesia scritta e' sempre stata anche recitata in pubblico.
La poesia scritta e' vissuta nella sua dimensione orale nei simposi del mondo antico, nelle corti e nelle piazze medioevali e rinascimentali, nelle accademie, nelle corti e nei salotti dei secoli che ci sono piu' vicini.
Nel novecento, oltre ai salotti, le poesie sono state recitate dalle avanguardie nei caffe' e nei teatri e, infine, le poesie si sono fatte voce, piu' recentemente, nei reading, nei nuovi certamen poetici chiamati poetry slam, nella radio e nel cinema (e anche, raramente, alla televisione), nei recital nelle piazze o nei concerti rock.
Sicuramente tutti questi nuovi modi di proporre la poesia recuperano la sua dimensione orale ed esecutiva (e multimediale anche se solamente per la presenza, comunque, scenica del lettore delle poesie), ma perdono, necessariamente, l'esperienza privata, intima e approfondita, con il lettore-fruitore che un libro puo' dare.

POESIA E NUOVI MEDIA DIGITALI
Le nuove tecnologie digitali legate all'audio (gli mp3 e i lettori mp3 come l'iPod) permettono di creare, con costi quasi nulli, poesia che non vive scritta ma solamente recitata. La voce, il ritmo, il suono riacquistano di nuovo una completa centralita'.
Nello stesso tempo, questa nuova poesia orale ha una dimensione personale, intima, con l'ascoltatore: come per un libro, e' il fruitore a decidere quando e dove e', per lui, il momento ideale per ascoltare. E' sempre l'ascoltatore a decidere di riascoltare una poesia che ama, che vuole capire o sentire meglio; puo' farlo da solo o in compagnia, a casa o di fronte al mare, puo' farlo la mattina o la sera tardi. Un discorso simile si puo' applicare anche alla poesia in video.

POESIA DIGITALE E GENERATIVA
I nuovi media digitali permettono quindi di sposare alcuni aspetti della poesia orale e di quella scritta. C'e' pero' un aspetto della poesia orale che la poesia digitale pura (sequenza di mp3 o di video) non puo' ricreare: l'unicita' di quella specifica rappresentazione poetica. La sequenza di poesie recitate e' infatti, in questo, simile ad una raccolta di poesie di un libro: sara' sempre uguale, identica a se stessa.
Con la poesia digitale e generativa (vedi anche un articolo specifico su questo argomento) anche questo aspetto della poesia orale puo' essere recuperato. In una poesia digitale e generativa lo sviluppo della rappresentazione poetica viene creato esattamente nel momento della fruizione ed e' quindi unico come in una performance dal vivo.

SCRITTURA ORALE
La poesia generativa e digitale (come per esempio il DVD video di 4uomini) permette, per la prima volta nella storia, di unire le caratteristiche della poesia orale (presenza fisica, magica, della voce umana; presenza di altri suoni e musiche; presenza visiva e coreografica, evento unico dell'atto poetico) con quelle della poesia scritta (fruizione intima, personale e profonda; fruizione ripetuta; fruizione nei tempi e modi decisi dal lettore).
Questo nuovo tipo di poesia implica nel poeta una scrittura orale: una scrittura che deve mantenere la cura, la profondita' e la ricchezza della scrittura tradizionale, cartacea, ma che nello stesso tempo si mette in relazione diretta, fortemente sensoriale, con l'anima dell'ascoltatore.

CONCLUSIONI
La speranza e' che questo nuovo modo di declinare la poesia possa favorire, utilizzando la stessa tecnologia che ha escluso l'uomo dalla sua natura profonda, "una sorta di ritorno all'originario, all'essenziale come nucleo del senso dell'uomo" (Adonis).



roberto gilli ottobre 2006

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MINI - BIBLIOGRAFIA
- Per la descrizione del fare sciamanico si veda per esempio IL PERCORSO E LA VOCE di Carlo Severi, Einaudi 2004 (pp. 191-212).
- Per una riflessione sulla poesia greca si veda per esempio LA POESIA CLASSICA GRECA, introduzione di Maurizio Bettini, Einaudi - Biblioteca di Repubblica, 2004.
- di Adonis si veda LA DIFFERENZA DELL'AFFINITA' in LA POESIA DEL MONDO, a cura di Giuseppe Conte, Guanda 2003.

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